Covid-19 e manifatturiero: gli ultimi numeri

Secondo l’analisi dei Settori industriali di Intesa Sanpaolo e Prometeia, riportata dal Sole24ore, l’industria manifatturiera ha segnato un calo dei ricavi del 10,2% nel 2020, ovvero 132 miliardi in meno rispetto al 2019. Tradotto: per l’intero settore si parla di un colpo da 360 milioni di euro al giorno. Una situazione tuttavia migliore a quella ipotizzata dallo stesso osservatorio durante i mesi della prima chiusura.

Lo studio sottolinea comunque che il calo delle vendite è comunque minore rispetto a quello di 19 punti avvenuto nel 2019, considerato il peggior anno dal dopoguerra. In effetti, durante lo scorso anno, tra agosto e novembre il manifatturiero si è di fatto allineato ai livelli pre-covid perdendo solo lo 0,4%. Ragionamento diverso va fatto analizzando i diversi settori: se tutto il sistema ha complessivamente tenuto è soprattutto merito di due comparti, ovvero alimentari/bevande e farmaceutica.

Cala invece il comparto moda, con vendite in calo del 21,6% tra gennaio e novembre. Mentre regge il colpo il settore elettrodomestici e mobili, ambiti in parte sostenuti dal lavoro da remoto e dalle limitazioni alla mobilità. Il settore manifatturiero vedrà un calo della domanda, secondo lo studio, anche nella prima parte del 2021. Per la seconda metà, invece, si prevede una fase di recupero più intensa, anche grazie agli effetti della campagna vaccinale.

Gennaro Di Vittorio

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