Le 4 tendenze sul futuro del lavoro secondo Mercer

Con il 2020 segnato dalla pandemia, la discussione già avviata sul valore della salute, del benessere e del lavoro si è ulteriormente concentrata sull’impatto generale che tutto questo avrà sul futuro della nostra società. Secondo il Global Talent Trends 2020-2021, la ricerca realizzata dall’Osservatorio Mercer sul mondo del lavoro, si sono affermati 4 trend: focalizzarsi sui futuri possibili (ovvero lavorare insieme per la crescita del capitale umano), accelerare il reskilling (e quindi trasformare le persone per abbracciare la nuova economia mondiale), adottare una cultura etica dei dati (combinare, cioè, numeri e intuito umano), dare nuova energia al lavoro (ispirare il personale con un rinnovato entusiasmo). Il Covid-19, secondo Mercer, non ha solo invaso i nostri corpi, ma ci ha esposto al definitivo sgretolamento delle strutture esistenti e al cambiamento verso ciò che chiamavamo solo poco tempo fa “futuro del lavoro”.

La situazione italiana

Lo studio, che ha interpellato capi del personale, dipendenti e stakeholder quali sindacati, fornitori e investitori di 1973 aziende – di cui 32 italiane – in 44 paesi del mondo, vuole proprio rispondere ad alcune domande chiave per lo sviluppo dei prossimi anni. Ogni direttore delle risorse umane riferisce che lo sviluppo delle competenze continuerà a essere al centro dell’attenzione nel 2021. E il 65% afferma che l’obiettivo è intensificare lo sviluppo delle capacità di lavoro a distanza, con un’enfasi sulla collaborazione virtuale – con il 55% che afferma invece la necessità di nuove funzionalità per le operazioni post-Covid.

Non solo, in Italia quasi la metà (47%) delle aziende nel 2020 sostiene di aver intensificato gli sforzi per la cura e il benessere delle proprie persone durante il lockdown, oltre a fornire supporto assistenziale e coperture sociosanitarie. Nel frattempo, pochi leader delle risorse umane considerano innovazione (6%) e digitale (16%) come abilità future essenziali, si legge nel report. Guardando al futuro non si può non prendere in considerazione la sostenibilità. Il 64% dei responsabili HR dichiara infatti che la propria società ha incluso le metriche Esg negli obiettivi delle figure decisionali. In questo contesto l’inclusione non sembra progredire: solo il 10% delle società del nostro Paese sta adottando Dei analytics (Diversity, Equity, Inclusion) per l’analisi dei bisogni specifici del proprio personale

Gennaro Di Vittorio

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