General counsel: la sfida è anticipare i trend
di ilaria iaquinta
Tempi duri. Soprattutto per i leader. Cosa possono fare i general counsel (GC) per mantenere nervi e obiettivi saldi nonostante la pandemia? Alcuni consigli pratici arrivano dal report Creating Connections and Bridging Gaps pubblicato da CMS e realizzato in partnership con la European Company Lawyers Association (ECLA), che raccoglie i punti di vista e le esperienze di 18 importanti GC d’Europa. Si tratta di una lettura interessante per chi fosse alla ricerca di buoni spunti. Non ci sono risposte univoche, che non sarebbero utili poiché ogni direzione legale ha modalità di lavoro e priorità diverse, ma domande che stimolano l’analisi delle proprie performance e possibilità di sviluppo.
Il filo conduttore è il cambiamento in atto e come navigarlo. Un mondo che cambia offre sempre opportunità per ripensare e rimodulare ciò che si fà. Riguardare le cose che si fanno da nuove angolazioni o considerare nuove connessioni può essere utile.
Il Covid-19 ha ulteriormente allargato il ruolo e la centralità dei giuristi d’impresa, ne abbiamo parlato più volte anche su inhousecommunity.it e MAG, richiedendo loro di essere ancora più flessibili e creativi del solito.
Ma se ci pensate si tratta di tendenze che erano già in atto, che la pandemia ha solo accelerato. Anche la crisi finanziaria aveva velocizzato la trasformazione e dato nuova luce allo status degli in house visto che aiutavano l’azienda a navigare tempi incerti, occupandosi di nuovi requisiti e tematiche, come la compliance.
Oggi i GC sono chiamati a seguire nuove priorità: la sopravvivenza dell’impresa, la gestione di rischi finora sconosciuti e il tema della sostenibilità. Se le crisi accelerano i trend in atto, allora forse vale la pena prepararsi e cavalcare il cambiamento, per portarlo a proprio vantaggio.