Rischio climatico: un’opportunità nell’assicurativo

di alessio foderi 

Con il cambiamento climatico sempre più tangibile, il rischio climatico deve essere affrontato anche in una prospettiva legale. Nel definire il rischio, è interessante notare come questo possa influire su asset, risultati e reputazione o dar origine a contenziosi. Ecco perché, al giorno d’oggi, il progetto pilota in questione diviene fondamentale. «In PwC è stato un piacere far parte di questo entusiasmante progetto e aver avuto la possibilità di contribuire ai continui sforzi verso la comprensione e la valutazione dell’impatto del rischio climatico e, infine, verso un settore assicurativo più resiliente», afferma Antonios Koumbarakis, head strategic regulatory & sustainability services, legal, PwC Switzerland.

Prima di tutto, in cosa consiste questo progetto nel dettaglio?

Il progetto pilota rientra nell’ambito dei Principles for Insurance (Psi) all’interno dell’United Nations Environment Programme Finance Initiative (Unep FI) per lo sviluppo di metodologie solide e la sperimentazione di un approccio di valutazione del rischio climatico per le compagnie di assicurazione. PwC sta supportando un gruppo che comprende i principali assicuratori e riassicuratori di tutto il mondo, che stanno collaborando proprio per esplorare e sperimentare metodologie da poter utilizzare nell’attuazione delle raccomandazioni della Task Force Fsb (Financial Stability Board) sulla divulgazione finanziaria relativa al clima.

Qual è lo scopo principale?

L’obiettivo generale di questo progetto pilota è quello di contribuire allo sviluppo di criteri analitici coerenti e trasparenti che possono essere utilizzati per identificare, valutare e divulgare rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici nei portafogli assicurativi. Il tutto guardando al futuro e con un approccio di scenario. Questo progetto pilota si concentra sulla valutazione dei rischi fisici, di transizione e di contenzioso legati ai cambiamenti climatici nel contesto assicurativo.

In quali aree PwC sostiene il progetto?

Facendo leva sulla nostra esperienza e su una forte rete, PwC sta supportando il progetto nel ruolo di advisor nello sviluppo di strumenti e framework analitici proprio per testare approcci innovativi in merito all’analisi del rischio climatico. Agiamo così da consulenti sulla selezione di scenari climatici rilevanti e sulla definizione delle priorità del progetto, così come lavoriamo per lo sviluppo di mappe di calore e descrizione dei meccanismi di causa ed effetto.

Da un punto di vista legale, come si potrebbe definire il rischio climatico?

Il rischio climatico può essere definito come qualsiasi evento correlato al cambiamento climatico che, se si verifica, può potenzialmente avere un notevole impatto materiale sul valore di un bene, sul ritorno finanziario e sui risultati o dar luogo a danno reputazionale. È considerato parte del più ampio rischio ESG o rischio di sostenibilità, che consiste in altri rischi ambientali (come il rischio di biodiversità), rischi sociali e di governance. Visto e considerato che il rischio climatico può avere implicazioni significative per il settore finanziario, deve essere identificato, valutato, gestito, monitorato e segnalato di conseguenza.

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Gennaro Di Vittorio

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