Hollywood: l’Oscar si vince solo se si è abbastanza “diversi”

di ilaria iaquinta

L’attenzione alla Diversity & Inclusion si fa cosa seria nel mondo del cinema. La novità sono i nuovi criteri che le produzioni cinematografiche devono rispettare per sperare di poter ricevere la tanto agognata statuetta dorata degli Oscar. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che organizza la kermesse, ha fatto sapere che, a partire dal 2024, per vincere il titolo di miglior film bisognerà rispettare standard precisi di inclusione. E bisognerà farlo per la squadra al completo: dagli attori alla troupe che sta dietro la macchina da presa, dai produttori ai distributori.

In particolare, il 30% del cast e della troupe dovrà essere composto da due delle diverse categorie: donne, afroamericani, ispanici, membri della comunità LGBTQ+, disabili. In alternativa, basterà che la trama del film sia dedicata a una di queste categorie o che almeno uno degli attori protagonisti appartenga a una minoranza etnica. Per la produzione l’obiettivo sarà soddisfare almeno due tra questi requisiti alternativi: la provenienza da gruppi sottorappresentati di almeno due posizioni di leadership creativa o capo dipartimento (o da gruppi etnici di una di queste) o la provenienza da un gruppo etnico poco rappresentato di almeno sei altri membri della squadra tecnica.

Si dovrà inoltre dimostrare che il film ha garantito accesso al lavoro e opportunità di formazione a tutte le categorie sottorappresentate (che devono essere presenti anche tra stagisti e apprendisti) e che il marketing e la distribuzione abbiano più dirigenti senior tra: donne, persone di diverse etnie e orientamenti sessuali o con disabilità cognitive o fisiche.

«Quest’apertura vuole riflettere l’eterogeneità della popolazione globale. Riteniamo che questi standard di inclusione saranno un catalizzatore per un cambiamento essenziale e duraturo nel nostro settore», hanno motivato la scelta il presidente dell’Academy David Rubin e il ceo Dawn Hudson. Già a giugno, in scia al movimento Black Lives Matter, gli organizzatori del festival avevano anticipato che avrebbero introdotto delle nuove misure.

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Gennaro Di Vittorio

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