Adriatic LNG, assieme ad Arera, vince al TAR Lombardia
Il TAR Lombardia ha rigettato il ricorso di BP Energy Europe volto a ottenere l’annullamento delle delibere dell’Arera in ordine al meccanismo delle aste per il conferimento della capacità di rigassificazione. A fondamento del ricorso, vi era una lamentata disparità di trattamento in quanto, a dire di BP, il nuovo quadro regolatorio mirerebbe a garantire ai nuovi utenti prezzi per il servizio di rigassificazione inferiori a quelli pagati dagli utenti che hanno stipulato contratti a lungo termine prima dell’adozione delle nuove norme, quali proprio BP nell’ambito di un contratto decennale con Adriatic LNG.
In merito, la sentenza del TAR riveste una fondamentale importanza per l’intero mercato del gas, nella misura in cui, da un lato, ha confermato la legittimità del meccanismo delle aste, che mirano ad adeguare la valorizzazione della capacità conferita al reale valore di mercato del gas al fine di favorire una maggiore liquidità del mercato e un utilizzo più flessibile della risorsa del gas naturale liquefatto, determinando, in ultimo, un decremento degli oneri per il sistema. Dall’altro lato, il TAR ha altresì affermato la legittimità della decisione dell’ARERA di mantenere un sistema differenziato per i contratti a lungo termine, posto anche che, diversamente, l’ARERA terminerebbe per ingerirsi nel rapporto negoziale, assegnando nella sostanza i vantaggi tariffari delle aste ad un soggetto che non vi partecipa.
A coordinare la regia legale del dossier il general counsel di Terminale GNL Adriatico, Sebastien Bumbolo, e il legal advisor Carlo Alberto Bratina.
La squadra è stata affiancata dallo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) che ha agito con un team composto dal managing associate Edward Ruggeri e dall’associate Gianluca da Prato, guidati dal partner Antonella Capria.