Piaggio: la difesa dei marchi passa per il legal

di ilaria iaquinta

La Vespa è unica. A sancire l’inimitabilità dell’iconica due ruote con cui Gregory Peck e Audrey Hepburn attraversavano la città eterna in Vacanze romane e che ha segnato l’adolescenza di più generazioni è l’Unione Europea. L’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), per la precisione. L’autorità ha infatti dichiarato nullo il design registrato da un soggetto cinese utilizzato per la produzione di scooter simili alla Vespa Primavera ed esposti al salone milanese del ciclo e del motociclo EICMA 2019 e rimossi dalle autorità della Fiera su iniziativa di Piaggio.

La Vespa Primavera è protetta, tra l’altro, dal design registrato dal gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d’autore che tutela il valore artistico della forma del famoso motorino, simbolo di stile dal 1946.

A curare la regia legale del dossier è stato il team interno di Piaggio. In particolare, ha agito la squadra Patent and Design Asset Manager guidata da Stefano Baracco – supportato dallo studio Jacobacci & Partners – e della direzione affari legali con il general counsel Ulisse Spada (in foto) e la IP & Trademark manager Elisa Consales, impegnati nella più ampia attività di lotta alla contraffazione del gruppo. La direzione affari legali gestisce l’attività di brand e trademark protection del gruppo coordinando i collaboratori esterni, cioè gli studi professionali che si occupano delle registrazioni dei marchi (Jacobacci & Partners), coordina l’attività con le dogane e la Guardia di Finanza e con i provider che si occupano uno della sorveglianza in tema dei domini internet (studio Barbero) e dell’attività di monitoraggio dei marketplace (GriffeShield).

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Gennaro Di Vittorio

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