L’importanza di comunicare con chiarezza 

Per le società quotate in borsa, questo è davvero il momento dei risultati del primo trimestre 2020, delle earning call, degli aggiornamenti degli investitori così come delle dichiarazioni previsionali. Attività già in corso da qualche giorno, che si intensificheranno molto nelle prossime settimane. La chiarezza è «il concetto di stagione». Chiarezza nella forma e nella sostanza. Ho discusso dell’approccio più adatto con due principali studi legali negli Stati Uniti. Impossibile riassumere tutto in una breve rubrica come questa, ma posso dire che emergono tre concetti chiave, applicabili mutatis mutandis alla maggior parte delle giurisdizioni. Neanche a dirlo, la chiarezza era qualcosa di cui il nostro giurista romano preferito Plinio era appassionato nel primo e nel secondo secolo d.C.

Ricardo Cortés-Monroy

La crisi del Covid-19 e le sue ripercussioni economiche hanno reso estremamente difficile quello che era già un complesso esercizio di comunicazione. Basti pensare alla «materialità» e al dovere del Consiglio direttivo di divulgare tempestivamente questioni rilevanti che potrebbero avere un impatto ragionevole sul proprio business. Pensare a queste parole, ragionarci, è una cosa saggia da fare. Chi può davvero affermare come la crisi economica e sanitaria di Covid-19 influenzerà in modo specifico i suoi affari? Specifico significa cifre, numeri, metriche GAAP e non GAAP (acronimo per principi contabili di generale accettazione, NdT). Specifico significa considerare la scrupolosa redazione delle valutazioni dei rischi e delle dichiarazioni di non responsabilità. Specifico significa non spaventare gli azionisti assetati di informazioni.

Certo, in base al tipo di business, stiamo vedendo approcci diversi. Ovvio che se sei nel settore del turismo e dei viaggi, le prospettive sembrano abbastanza cupe e, sfortunatamente, chiare. Ma, mettiamo il caso che se sei nel settore dei beni di largo consumo, come ti orienti? Proprio questa mattina, una delle più grandi aziende del mondo, ha semplicemente dichiarato di non poter prevedere l’impatto, confermando al contempo la propria guida sulle metriche chiave della crescita organica e della redditività. Si è di fatto messa sulle orme di quello che aveva fatto due giorni prima il suo concorrente.

Morale della favola? Se proprio non riesci a prevedere l’impatto reale del Covid-19, dillo chiaramente: «Non lo sappiamo». Di conseguenza – di nuovo, questo è il mio suggerimento – è necessario elaborare chiaramente quali sono i processi, i sistemi e le persone a cui dare seguito, in modo da poter fornire una guida in futuro, non appena cioè si possa ragionevolmente farlo. Non sapere qualcosa e ammetterlo è il primo passo per non gravare sui doveri del consiglio e dell’amministrazione. Il secondo è rafforzare la squadra e il processo in questa direzione. La miriade di contenziosi che vedremo negli Stati Uniti nei prossimi anni sarà piuttosto rivelatrice.

La regulation è amica nostra. Mai prima d’ora era così pratica. Ad esempio, la SEC (Commissione per i Titoli e gli Scambi, ndT) fornisce assistenza quasi su base giornaliera e spiega come beneficiare di porti sicuri. Ti esorto, caro lettore, a consultare il loro sito web (sezione speciale su Covid-19). La maggior parte dei mercati azionari emette regolamenti e interpretazioni simili.

Comunicare chiaramente significa farlo anche in modo tempestivo. La maggior parte delle aziende ha dei calendari abbastanza fissi su questo. Tuttavia, se alcuni problemi relativi ai materiali sono correlati, ad esempio, a una mancanza emergente di liquidità o finanziamenti, sicuramente non si vuole aspettare fino a luglio per lanciare un segnale alle parti interessate. Comunicare chiaramente significa farlo senza giri di parole: con tutte le parti interessate. Non farlo su base individuale, tranne se hai intenzione di chiamare tutti singolarmente e con lo stesso messaggio (io, personalmente, non lo farei).

Il giurista d’impresa ha un ruolo cruciale qui. Dobbiamo assicurarci di fornire chiari consigli alla direzione e a tutto il board. Più che mai dobbiamo capire che lavoriamo per l’azienda e non per l’amministratore delegato, il direttore finanziario o altri funzionari. Posso solo simpatizzare con lo stress che molti dei nostri colleghi devono affrontare in questo momento.

Non posso invece non finire questo blog senza far riferimento a Plinio. Ovviamente a quei tempi non c’erano società quotate (le imprese erano accordi contrattuali, persino il prodotto derivava dal sistema di patrocinio romano). Ma Plinio padroneggiava le comunicazioni come nessun altro (Ok, forse Cicerone), in particolare comunicazioni commerciali e politiche. Le sue lettere al grande imperatore Traiano sono un modello di chiarezza, rispetto della necessaria formalità e apertura. Basta leggerle: 121 lettere nel Libro Dieci. Anche se preferisco la nuova edizione di Penguin Classic (per la versione inglese), si può davvero restare davvero esterrefatti dalla perfezione del latino di Plinio nella Biblioteca classica di Loeb (volume 59 di Betty Radice).

Non sono sicuro che Plinio ti aiuterà con i tuoi report sulle entrate e le dichiarazioni previsionali. Ma sicuramente sarà utile a mettere le cose in prospettiva e imparare una o due cose sulla chiarezza.

Salve.

 

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Gennaro Di Vittorio

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