Fazio (Enel): dall’Italia una roadmap internazionale
«Normalmente le aziende si preparano a vari rischi, ma quello che stiamo affrontando adesso è un rischio totalmente differente». Così Giulio Fazio, general counsel di Enel, è intervenuto durante il webinar The international legal market in the time of coronavirus organizzato da LC Publishing il 31 marzo 2020. Ha raccontato come il rischio pandemia è, difatti, fra quello meno mappati, seppur comporti valutazioni complesse. La pandemia, infatti, è diversa da guerre o catastrofi naturali, «proprio perché fa si che in un singolo momento tu possa perdere tutto il tuo capitale umano, il bene chiave da proteggere». Nel caso di Enel, che opera a livello internazionale, questo apre scenari differenti.
Il problema principale, spiega Fazio, è che per garantire i servizi servono proprio le persone che facciano funzionare gli impianti. Questa attività deve poter essere svolto senza che nessuno sia messo in pericolo di vita. L’obiettivo resta così quello di produrre energia evitando il rischio di fermare gli impianti e al contempo distribuirla. Avendo questo in mente, «abbiamo mappato quello che poteva essere fatto da remoto e attuato tutte le misure di sicurezza senza fermarci». La sfida di assicurare la business continuity, racconta, ha avuto però un vantaggio: «Dall’Italia abbiamo avuto la fortuna di trasmettere le procedure negli altri paesi che si preparavano al lockdown. Così abbiamo potuto operare in maniera efficiente nel mondo».