Effetti Covid-19 nel Lazio: solo a Roma si stima una perdita Pil di 2,3 miliardi

Se il coronavirus ha avuto finora nel Lazio un impatto moderato rispetto ad altre zone del nostro Paese, la regione sta vivendo la stessa emergenza economica di tutto il territorio nazionale.

Come riportato dal Sole 24 Ore, infatti, Unindustria Lazio stima una perdita giornaliera di più di 300 milioni di Pil nella regione. Rapportato al peso della Capitale nell’economia di quest’ultima, è possibile approssimare che finora sono stati già “bruciati” 2,3 miliardi di euro.

Anche la Camera di Commercio parla di uno scenario drammatico: il 64% delle aziende ha registrato una perdita di fatturato superiore al 30%, e ben il 42% prevede di ridurre l’occupazione; tra quelle che non lo faranno, il 26% ricorreranno comunque agli ammortizzatori sociali. Come comunicato dalla Fondazione studi Consulenti del lavoro, infatti, sono 457 mila i lavoratori fermi a causa del blocco delle attività.

Quali i settori più colpiti? I dati di Unindustria dicono che il 95% degli alberghi romani non riceve più clienti, e lavorano solo per riprogrammare le prenotazioni. Anche l’edilizia è in stallo: secondo i dati Acer (Associazioni costruttori edili di Roma), l’82% dei cantieri è chiuso; solo i lavori di sicurezza e relativi a servizi essenziali (4% del totale) vanno avanti regolarmente.

Continuano a lavorare invece, secondo Confcommercio Roma, l’industria sanitaria e la ristorazione a domicilio, che ha visto impennarsi del 40% il giro d’affari. Discorso a parte per la filiera alimentare: come spiega Federico Sannella, presidente della sezione alimentare di Unindustria, al proseguimento del business dei fornitori della grande distribuzione fa da contraltare la sofferenza dei piccoli produttori, che hanno visto ridursi lo sbocco rappresentato da bar e ristoranti.

Gennaro Di Vittorio

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