Una mamma su dieci rinuncia alla carriera e rimane a casa

Difficile conciliare lavoro e famiglia in Italia. Soprattutto per le donne, su cui gravano principalmente (nel 53% dei casi) la responsabilità di gestione dei figli e di cura di parenti malati, disabili o anziani. Un carico che si riflette sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. C’è infatti chi rinuncia in partenza, non lavorando affatto e chi invece, dopo la maternità, ha dovuto rivedere  ambizioni e aspettative.

È questa l’istantanea nitida e poco rassicurante per l’universo femminile che emerge dal report Istat “Conciliazione e Famiglia”, pubblicato la scorsa settimana e relativo al 2018.

Per evitare problemi, l’11,2% delle mamme non ha mai lavorato per prendersi cura dei bambini, contro il 3,7% della media europea. Più in generale, il tasso di occupazione delle madri di età compresa tra i 25 e i 54 anni (classe in cui è più alta la presenza in famiglia di minori di 14 anni) è al 57%, contro l’89,3% dei padri. I tassi più bassi si registrano tra le mamme di bambini in età prescolare: 53% per le donne con figli fino a due anni e 55,7% per quelle con figli di tre-cinque anni.

C’è da dire che la laurea fa la differenza, l’80% delle madri che l’hanno conseguita è occupata, contro poco più del 34% di quelle con titolo di studio pari o inferiore alla licenza media.

CLICCA QUI E SCARICA GRATIS LA TUA COPIA DI MAG PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO

 

 

 

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

SHARE