Assunzioni: le aziende mancano di lungimiranza

Le aziende pianificano le assunzioni solo nel breve termine. Nello specifico, valutano le esigenze di un semestre o anche meno

È quanto emerge da un’indagine di Korn Ferry, società di consulenza organizzativa globale che accompagna le aziende nel ridisegnare gli asset manageriali. La survey è stata realizzata fra novembre e dicembre 2018 e ha raccolto le risposte di oltre 600 professionisti specializzati nell’acquisizione di talenti in tutto il mondo.

Sebbene l’83% degli intervistati abbia un piano di acquisizione di talenti a lungo termine, collegato alle strategie aziendali, non riesce a rispettarlo in fase di attuazione. Il 40% ammette infatti di prevedere solo un orizzonte temporale di sei mesi o meno per le esigenze di assunzioni future, mentre il 16% dichiara di pianificare solo le necessità immediate.

L’82% dei recruiter afferma che quando si tratta di trovare talenti diventa una sfida conciliare e soddisfare le esigenze aziendali immediate con la pianificazione di obiettivi a lungo termine. Alla domanda sul perché questo sia così difficile, il 57% degli intervistati ha dichiarato che i leader aziendali si concentrano solo sul breve termine mentre il 22% di non sapere quali siano gli obiettivi a lungo termine o quali i talenti richiesti.

Quasi i due terzi dei partecipanti al sondaggio realizzato da Korn Ferry (61%) affermano che è più importante scegliere persone in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze aziendali rispetto all’assunzione di persone immediatamente disponibili.

Il 61% afferma di investire di più per migliorare e sviluppare le competenze delle risorse esistenti piuttosto che reclutarne nuove dall’esterno, considerando lo scenario in rapida evoluzione e la concorrenza sempre più agguerrita per l’acquisizione dei talenti. Quasi la metà degli intervistati (47%) dichiara infatti di avere in atto specifici programmi di formazione per potenziare le skills dei propri dipendenti.

Gennaro Di Vittorio

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