#MeToo: un robot per gestire le molestie sessuali
Un robot che si occupa delle segnalazioni di molestie sessuali. Vi sembra fantascienza? Non lo è… Negli ultimi mesi l’eData team dello studio legale americano Morgan Lewis & Bockius – preposto all’ideazione e alla realizzazione di tecnologie che offrano al cliente servizi sempre più innovativi – ha infatti lavorato al #MeToo bot, un programma in grado di occuparsi delle molestie sessuali in azienda.
In sostanza, il team ha programmato un algoritmo in grado di controllare una gran quantità di dati e di rilevare, all’interno di questi, eventuali prove o indicatori di comportamenti inappropriati. Il bot si basa infatti sull’elaborazione del linguaggio e sull’apprendimento automatico, riuscendo a raffinare le sue abilità man mano che aumenta la quantità di documenti analizzati. Più nel dettaglio, basta inserire nel sistema delle comunicazioni scritte, come sms o e-mail, per richiedere al computer di leggerle e analizzarle, individuando eventuali parti di testo inappropriate.
Lo studio legale ha spiegato che la realizzazione del #MeToo bot ha contribuito ad accelerare e migliorare l’efficacia di un processo che precedentemente veniva eseguito attraverso tecniche tradizionali di e-discovery, ovvero attraverso strumenti che gestiscono la raccolta e lo scambio di evidenze digitali in caso di controversie e contenziosi (un servizio noto nei Paesi con ordinamento giuridico di tipo “Common Law”, come ad esempio il Regno Unito). Il bot può essere utilizzato anche per le altre indagini interne all’azienda volte a individuare altri tipi di comportamenti anomali.
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