Definire un piano strategico. Fatto?

Alzi la mano chi ogni volta che inizia un anno nuovo non cade nella tentazione di stilare una lista di buoni propositi. Certo, realizzare tutto quello ci prefiggiamo – sia che si tratti di un proponimento nuovo di zecca sia di un obiettivo che puntualmente ci riproponiamo ogni anno – non è mai semplice, ma l’esercizio in sé di fare un bilancio sul proprio operato e di riflettere su quello che dovremmo e vorremmo fare nel futuro prossimo non è mai un buco nell’acqua. Alla fine dei conti è un’autovalutazione che potenzialmente ci spinge a migliorarci.

Alzi la mano adesso chi, cari general counsel, tra i propri buoni propositi ha inserito l’intenzione di porre maggiore accento sul piano strategico dell’ufficio legale. Vi sembra un elemento scontato e già ben presidiato? Ricredetevi pure, perché non lo è. A dimostrarlo è la survey Legal Operations Health Check, condotta dalla società australiana che fornisce software per il comparto legale Xakia sui suoi clienti in house operanti su cinque continenti. Circa la metà dei dipartimenti legali che ha risposto all’indagine ha riferito di non avere un piano strategico formale.

Eppure, come ha commentato il founder e ceo di Xakia Jodie Baker a Corporate Counsel a seguito della pubblicazione delle evidenze raccolte, articolare una strategia ben definita serve sia a mantenere fede agli impegni presi che a condividere in modo chiaro con i colleghi gli obiettivi comuni, rendendone più semplice il raggiungimento.

La mancanza di un piano strategico, come facilmente immaginabile, è più diffusa nei team legali di dimensioni più piccole dove, essendoci meno risorse, chiaramente si restringe la possibilità di dedicarsi anche ad attività di maggiore valore aggiunto (perché definire un piano strategico è una di queste). Il 48% dei dipartimenti composti da meno di dieci professionisti, infatti, non ha un piano. Lo stesso accade al 39% delle squadre formate da 11-50 professionisti e al 33% dei team che contano oltre 50 giuristi.

Concentriamoci in particolare sui dipartimenti più piccoli. Non per guardare al bicchiere mezzo vuoto, ma perché in effetti sono quelli che più si avvicinano alle dimensioni dell’ufficio legale medio in Italia.

Certo, è vero che più la squadra è piccola meno è prioritario sviluppare un piano strategico, ma è anche vero che sapere dove si sta andando e dove si vuole andare è fondamentale. Serve ad allinearsi con le esigenze del business, i cui obiettivi di crescita sono sempre messi nero su bianco, e a motivare la squadra. Chi vorrebbe lavorare in un team che non ha una visione?

Gennaro Di Vittorio

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