Osborne Clarke: aziende italiane consapevoli delle opportunità della connettività di terza generazione
Le aziende italiane sono consapevoli delle opportunità offerte dalla connettività di terza generazione.
Lo rivela una nuova indagine dello studio legale Osborne Clarke, effettuato intervistando dirigenti e manager di 11 differenti Paesi, che mostra come l’approccio e l’attitudine all’adozione della connettività vari da un Paese all’altro e ciò potrebbe essere di ostacolo a ulteriori opportunità.
«A pochi giorni di distanza dalla chiusura dell’asta per le frequenze 5G, questa indagine evidenzia come le aziende italiane siano tra le più consapevoli di quanto sia strategicamente importante il passaggio alla connettività di nuova generazione e di come siano ottimiste in merito alle potenzialità che questa offre. Questa ulteriore accelerazione tecnologica porterà alla creazione di nuovi modelli di business in molti settori. Solo chi sta già pensando oggi a come sfruttare queste opportunità riuscirà a essere competitivo nei prossimi anni», dichiara Gianluigi Marino (nella foto), partner di Osborne Clarke.
A livello globale, il 42% di chi ha risposto che talento e abilità rappresentano una barriera significativa da affrontare per quanto riguarda la connettività di prossima generazione. Nel Regno Unito, in particolare, i dirigenti emergono come quelli che probabilmente ritengono di non avere competenze necessarie per sfruttare le opportunità che questa offre, nonostante la maggioranza di essi sia propensa a credere che la connettività sarà più importante nei prossimi cinque anni (92%).
Le aziende dei Paesi Bassi sembrano affrontare questo problema in maniera più diretta con il 44% degli intervistati che afferma che la propria azienda ha ingaggiato nuovi talenti in vista dell’adozione della connettività di nuova generazione, dato significativamente superiore alla media globale del 26%.
Oltre a competenze e talenti, dirigenti e manager aziendali hanno identificato ulteriori sfide che impediscono di adottare la connettività di prossima generazione. I costi richiesti per gli investimenti in infrastrutture sono in cima alla lista, con il 44% delle aziende che li cita come l’ostacolo principale per l’adozione della connettività, seguito dalla mancanza di talento e competenze (42%) e dalle preoccupazioni sulla sicurezza (39%).
Le preoccupazioni sui temi legati alla privacy sono una delle questioni principali per le aziende del settore digital, con il 41% dei dirigenti che le identifica come il principale ostacolo all’adozione di una maggiore connettività.