Kiko vince anche in Corte d’appello la battaglia legale contro Wycon per la difesa del concept dei propri negozi
Kiko vince contro Wycon con la sentenza della Corte d’Appello di Milano, che ha confermato quanto disposto dalla precedente sentenza del Tribunale di Milano dell’ottobre 2015 in relazione al riconoscimento della protezione del design dei negozi Kiko in base al diritto d’autore.
Con sentenza n. 1543/18 pubblicata lo scorso 26 marzo, si legga in una nota del gruppo, la Corte d’Appello di Milano ha infatti convalidato l’inibitoria, con l’ordine di modificare i negozi Wycon Cosmetics presenti sul territorio nazionale entro 150 giorni dalla notifica della sentenza esecutiva e il pagamento di una penale di 10mila euro per ogni negozio non modificato entro i termini stabiliti.
A Wycon spetta altresì risarcire Kiko per i danni a essa procurati nella misura di 716.250 euro, comprensivi delle spese sostenute da Kiko per il concept degli store realizzato dallo Studio Iosa Ghini.
Con questa sentenza la Corte d’appello ha quindi riattestato che il concept di arredamento che caratterizza i negozi Kiko ha “carattere originale e creativo” e che merita tutela ai sensi della Legge sul Diritto d’Autore.
La Corte d’Appello ha altresì confermato il giudizio del Tribunale di Milano sulla colpevolezza di Wycon di “concorrenza parassitaria”, per avere posto in essere “un comportamento di pedissequa imitazione del complesso delle attività commerciali e promozionali” di Kiko.
All’operazione ha lavorato il team legale in house guidato da Pietro Minaudo, legal & corporate affairs director della società, insieme all’avvocato Giacomo Bonelli, dello studio legale Mondini Rusconi.