Affitta una minoranza, la provocazione corre sul web
Serve un collega “allegro e di colore”, appartenente a un’etnia “non immediatamente riconoscibile” o “musulmano e sorridente” per una premiazione o un evento di lavoro a cui si vuole partecipare ostentando un’ammirevole sensibilità aziendale in tema di diversità e inclusione? È possibile “affittarlo” su rentaminority.com, il sito web che offre un servizio di “diversity on-demand”, che ha di recente spento la sua prima candelina.
«Abbiamo minoranze per ogni occasione […] selezionate accuratamente affinché non siano “troppo nere”, “troppo musulmane” o “troppo femministe”» si legge sulla home page del sito.
Si tratta, ovviamente, di una provocazione. La pagina internet in realtà vuole rimarcare la scarsa sensibilità ai temi della diversity nel mondo tech e media statunitense che – secondo la fondatrice, ex avvocata, ora giornalista e brand/communications strategist Arwa Mahdawi – è più attento a pavoneggiare l’impiego di team inclusivi, che a impegnarsi realmente nella conduzione di programmi di supporto alla diversità.
CLICCA QUI E SCARICA GRATIS LA TUA COPIA DI MAG PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO