Clusit: nel 2017 dal cybercrime danni globali per oltre 500 mld di dollari
L’andamento della cyber-insicurezza ha toccato nel 2017 livelli inimmaginabili ancora pochi anni fa, sia a livello quantitativo, che qualitativo.
Lo rivela la dodicesima edizione del Rapporto CLUSIT sulla sicurezza ICT, evidenziando un trend inarrestabile di crescita degli attacchi e dei danni conseguenti. Sono stati 1.127 gli attacchi “gravi” registrati e analizzati nel 2017 da Clusit a livello mondiale, ovvero con impatto significativo per le vittime in termini di perdite economiche, di danni alla reputazione, di diffusione di dati sensibili. Di questi, il 21% è stato classificato dagli esperti Clusit di impatto “critico”.
In termini numerici, gli attacchi informatici sono cresciuti del 240% rispetto al 2011, anno a cui risale la prima edizione del Rapporto Clusit, e del 7% rispetto al 2016.
Stando alla ricerca, il Cybercrime si conferma nel 2017 la prima causa di attacchi gravi a livello mondiale (76% degli attacchi complessivi, in crescita del 14% rispetto al 2016). Sono aumentati rispetto allo scorso anno gli attacchi sferrati con finalità di Information Warfare (la guerra delle informazioni segna +24%) e il Cyber Espionage (lo spionaggio con finalità geopolitiche o di tipo industriale, a cui va tra l’altro ricondotto il furto di proprietà intellettuale, che cresce del 46%).
Secondo gli esperti Clusit dal 2011 al 2017 i costi generati globalmente dalle sole attività del Cybercrime sono quintuplicati, arrivando a toccare quota 500 miliardi di dollari nel 2017. Sono esclusi da questa quantificazione i danni causati dalle attività di Cyber Espionage e le conseguenze sistemiche generate dalle crescenti attività di Information Warfare, i cui impatti sono difficilmente calcolabili, ma sicuramente crescenti.
Sulla base delle cifre in gioco a livello globale, gli esperti Clusit stimano che l’Italia nel 2016 abbia subito danni derivanti da attività di cyber crimine per quasi 10 miliardi di euro. Un valore dieci volte superiore a quello degli attuali investimenti in sicurezza informatica, che arrivano oggi a sfiorare il miliardo di euro.