GDPR, ecco quanto sono pronte le aziende
Mancano meno di quattro mesi dalla piena applicazione del GDPR (25 maggio 2018), il nuovo regolamento europeo sulla privacy, e molte aziende sono ancora impreparate.
Lo rivela la Global Forensic Data Analytics Survey di EY, che si basa su 745 interviste a manager preposti alla gestione dei rischi per conto della propria azienda, condotta tra ottobre e novembre 2017, in 19 diversi Paesi.
Dalla ricerca emerge che solo il 33% dei gruppi intervistati ha già implementato un piano per conformarsi alle previsioni del regolamento. L’11% sta ancora studiando la riforma, mentre il 17%, pur avendola analizzata, non ha ancora avuto modo di intraprendere alcuna azione. Il 39% dei rispondenti ha dichiarato di non avere ancora familiarità con la riforma.
Restringendo lo sguardo all’Europa – per cui hanno risposto, con 60 manager ciascuno, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Svizzera e Regno Unito – le aziende che hanno già previsto un piano ad hoc che consentirà loro di essere compliant con il GDPR ed evitare le sanzioni onerose sono il 60%. In particolare, hanno delle misure specifiche l’80% dei rispondenti in Germania, il 73% in Irlanda, il 68% in Regno Unito, il 63% in Olanda e il 50% in Francia; penultimi gli italiani con il 48%, davanti solo agli svizzeri con il 40%.
Riallargando il campo, in America solo il 13% dei rispondenti ha attuato un piano. In Asia Pacifico il 12%. Più preparati i manager di Africa e Medio Oriente, che hanno avviato un programma definito nel 27% dei casi.