Disparità salariale tra uomo e donna: l’authority britannica indaga sulla Bbc

Si è alzato un polverone sulla Bbc, accusata di disparità di trattamento salariale fra uomini e donne. A scatenare le polemiche le dimissioni pubbliche della giornalista Carrie Gracie, ex responsabile della sede di corrispondenza di Pechino.

Gracie ha denunciato attraverso un post pubblicato sul suo blog il pesante divario del suo stipendio rispetto a quello dei suoi colleghi uomini, una differenza di almeno il 50% rispetto ai colleghi di pari livello. L’emittente britannica ha fatto sapere di aver posto fine a qualsiasi discriminazione di genere e ha giustificato il gap salariale con le differenze tra i ruoli.

Oltre a una grande risonanza sui social, con l’hashtag #IStandWithCarrie, il caso ha attirato l’attenzione della Equality and Human Rights Commission (Ehrc), l’authority britannica per l’Uguaglianza e i diritti umani che, come riferito dalla stessa Bbc, ha annunciato l’invio di una missiva ai vertici aziendali.

La Ehrc ha espresso la sua posizione in una nota, sostenendo che l’equo trattamento salariale fra uomini e donne è previsto dall’Equality Act del 2010 e che si riserva di esaminare le informazioni richieste all’emittente sia “sulla politica salariale” generale della Bbc, sia “sul caso individuale” di Gracie o su altri che dovessero emergere.

Gennaro Di Vittorio

SHARE