Imperativo formazione

C’era una volta il giurista che, prestato all’impresa, si occupava puramente delle tematiche legali interne. E che passava le sue giornate a redigere e rivedere contratti. C’era una volta e oggi non c’è più. Al suo posto il nuovo general counsel, un manager che accompagna l’azienda nelle scelte chiave del business e nella relazione coi clienti e coi fornitori.

Per stare al passo con l’evoluzione del ruolo e della professione dell’in house counsel puntare sulla formazione è un imperativo. E questo sta facendo Federico Piccaluga, da un anno country representative per la Svizzera dell’Association of Corporate Counsel (Acc), l’organizzazione internazionale dei giuristi d’impresa più grande al mondo che conta oltre 40mila membri ed è presente in 85 Paesi. Nel suo ruolo, Piccaluga segue in particolare l’area del Ticino, per cui si occupa dell’organizzazione di tutte le attività che fanno capo all’associazione. «In Svizzera siamo divisi per aree linguistiche, la parte tedesca conta due rappresentanti a Zurigo, quella francese altri due delegati a Ginevra e io mi occupo della parte italiana –  racconta l’avvocato a MAG – anche se i nostri incontri sono aperti a tutti i giuristi d’impresa delle varie aree, e anche dell’Italia. Il Ticino è un crocevia, il territorio tra l’Italia e la Svizzera interna, quella tedesca, ed è un centro internazionale dove si incontrano culture diverse», racconta Piccaluga.

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Gennaro Di Vittorio

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