Finmeccanica prepara lalbo degli avvocati fiduciari
«Vogliamo essere un modello e operare in prevenzione assoluta». Finmeccanica vuol diventare un modello di riferimento per le procedure e i modelli organizzativi in ambito anticorruzione. Un primo passo in questo senso è stato mosso lo scorso 22 aprile con il varo di un codice interno che rappresenta un sistema «organico e coerente di regole ispirate a principi di integrità e trasparenza, per a contrastare i rischi di pratiche illecite nella conduzione degli affari e delle attività aziendali».
A parlare è Andrea Parrella, diventato general counsel del gruppo con l’arrivo di Mauro Moretti da Ferrovie dello Stato alla tolda di comando.
La nuova gestione del colosso industriale della difesa, partecipato al 30,2% dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ha portato il valore del titolo a raddoppiare rispetto a un anno prima, ha rafforzato il focus industriale dell’attività e, dopo le turbolenze giudiziarie del recente passato (si ricorderà il caso India, che allo stato attuale comunque fa risultare una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste), ha deciso di investire in maniera pesante sul fronte anticorruzione alzando «l’asticella dell’attenzione, nel tentativo di operare in un regime di prevenzione assoluta», dice Parrella in questa intervista a Mag by legalcommunity.it.
Si tratta di un lavoro che, a cascata, si rifletterà anche sulla gestione dei rapporti con gli avvocati e gli studi legali esterni. Anche perché, l’acquisto di servizi legali così come ogni altra attività di procurement, rappresenta una delle potenziali aree di rischio in chiave corruttiva. E a tal proposito, Parrella fa sapere a Mag by legalcommunity che Finmeccanica è al lavoro anzitutto per creare il suo primo panel legale: «C’è attenzione particolare al ricambio costante e continuo». E che l’assegnazione degli incarichi di advise avverrà essenzialmente tramite beauty contest anche se con qualche possibile eccezione…
Quali saranno queste eccezioni?
L’unica eccezione sarà rappresentata dalle difese in giudizio, dove bisogna individuare professionisti con skills d’eccellenza e con i quali sussista anche un rapporto di fiducia personale.
Per il resto, invece?
Ricorreremo a gare anche per l’assegnazione degli incarichi legali, cosa che peraltro, personalmente, io ho fatto appena arrivato qui a maggio 2014 quando mi sono trovato nella necessità di nominare un legal advisor per un paio di operazioni.
Come funzioneranno queste gare?
Per le regole che ci siamo dati, svolgerò un beauty contest convocando almeno 5 studi legali e mettendoli in competizione, operando infine una scelta sulla base delle regole poste alla base della gara ed esposte prima ai partecipanti.
Sarà lei a scegliere chi partecipa?
Direi di sì. Alla fine se facciamo un’analisi del mercato dei servizi legali specialistici, a mio avviso, è difficile andare oltre un certo tipo di perimetro. L’importante è cambiare.
Nel senso di aprire al nuovo?
Esattamente. Quello che ritengo fondamentale è il ricambio. Sia generazionale in senso stretto, sia perché chi svolge la nostra professione deve essere sempre in grado di scegliere i consulenti più adatti a seconda delle situazioni.
Finmeccanica costruirà un panel legale?
Stiamo compilando un albo di avvocati fiduciari, che distingueremo per area di attività e per area geografica.
Per quanti ci sarà spazio?
Si creerà una lista di 15 o 20 studi da cui, di volta in volta scegliere. I panel vengono selezionati e rinnovati periodicamente.
Lo farete anche voi?
Assolutamente sì. E accrediteremo sulla base di criteri oggettivi che vanno dall’esperienza alla qualità e capacità professionale. Sarà un albo sempre aperto. Sia in entrata che in uscita, ovviamente.