Sheridan di Sorin al Tribunale di Milano per la fusione con Cyberonics
Il general counsel Brian Sheridan (nella foto) ha assistito la sua azienda, assime allo studio legale internazionale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e al professor avvocato Roberto Sacchi, nella procedura di opposizione alla fusione transnazionale avviata avanti al Tribunale di Milano dal ministero dell’Ambiente, dalla presidenza del Consiglio e da altre pubbliche amministrazioni.
Per effetto dell’opposizione è stata provvisoriamente bloccata l’integrazione tra Sorin e la società statunitense Cyberonics Inc., finalizzata a dare vita ad un gruppo con una capitalizzazione pari a 2,7 miliardi di dollari, con ricavi pari 1,3 miliardi di dollari, attiva in 100 paesi con 4.500 dipendenti, di cui 2.000 in Italia. L’opposizione delle pubbliche amministrazioni è stata presentata il 24 luglio; Sorin si è costituita in giudizio il 28 luglio, proponendo domanda cautelare; la causa è stata discussa il 17 agosto e il 19 agosto il Tribunale ha pienamente accolto le richieste di Sorin ed ha autorizzato la fusione in pendenza di opposizione.
Il provvedimento cautelare non è stato reclamato. L’operazione di integrazione potrà quindi proseguire – nonostante fosse stata proposta opposizione nel periodo estivo a ridosso della sospensione feriale – e portare alla nascita della società inglese LivaNova, holding di uno dei più grandi gruppi biomedicali al mondo.
Il team di Gop che ha assistito Sorin in questa battaglia giudiziaria è composto dai partner Francesco Gianni, Rosario Zaccà e Daniele Vecchi, con il senior associate Salvatore Gaudiello e l’associate Alessandra Chimienti.