Quand’è il momento giusto per cambiare lavoro?

Rimanere o cambiare lavoro? È una questione affrontata da Julie Brush in un post su thelawyerwhisperer.com in cui la founding partner di Solutus legal search, si interroga sua quando è il momento giusto di cambiare lavoro per un professionista in house.  

“Per i legali in house che non ricoprono la carica di general counsel, lasciare troppo presto un posto di lavoro o rimanervi troppo a lungo può creare ostacoli dal punto di vista della carriera”, rivela l’esperta. Secondo Brush il tempo massimo per un ruolo in-house è tra i quattro e i cinque anni, “ma bisogna essere certi di raggiungere determinati obiettivi di carriera entro quel lasso di tempo”.

L’esperta spiega infatti che “nei primi due anni in quell’azienda il proprio ruolo dovrebbe essere in costante evoluzione. Dovrebbe esserci un aumento di responsabilità e la possibilità continua di aumentare le proprie abilità e competenze. Se però dopo quattro o cinque anni in quell’azienda non c’è altro modo di evolvere, probabilmente è il momento di percorrere una nuova strada”. 

La regola non vale però per i general counsel e per le altre posizioni legali apicali. “I general counsel – spiega Brush – tendono ad essere molto meno mobili rispetto agli altri profili di avvocato d’impresa. Inoltre, nel loro caso, un mandato più lungo non porta necessariamente a dei rischi per la carriera”.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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