Microsoft accusata di discriminazione contro le donne

Guai in arrivo per Microsoft, il colosso dell’informatica. L’azienda rischia, infatti, di affrontare una class action per discriminazione nei confronti delle donne. Secondo quanto riporta il The Wall Street JournalKatie Moussouris, ex manager per la sicurezza dal 2007 al 2014, ha infatti denunciato Microsoft di pagare le donne meno degli uomini e di ostacolare il loro avanzamento di carriera. “Gli uomini sono valutati e premiati non seguendo la produttività ma criteri soggettivi”, ha accusato l’ex dipendete. Moussouris ha portato come prova il fatto che un supervisore l’avrebbe punita con un bonus più basso dopo che lei l’aveva denunciato per molestie sessuali.

L’ex dipendente ha deciso di reagire lanciando una class action e invitando la altre dipendenti dell’azienda ad aderire alla sua denuncia. Microsoft ha fatto sapere che prenderà in considerazione le dichiarazioni dell’ex dipendente e ha dichiarato: “Siamo impegnati per una forza lavoro diversificata e per un luogo di lavoro dove tutti gli impiegati abbiano una chance di avere successo”.

Pur essendo la prima denuncia di questo tipo che l’azienda riceve, Microsoft ha nel suo recente passato un’episodio non proprio confortante del punto di vista della parità di genere. L’anno scorso il Ceo Satya Nardella aveva detto alle dipendenti che per chiedere un aumento avrebbero dovuto confidare nel loro “buon karma”. Come a dire che sarebbe stata quasi un’impresa impossibile. Il Ceo si è poi scusato con una lettera ufficiale in cui aveva affermato che uomini e donne dovrebbero essere retribuiti nello stesso modo e aveva invitato le dipendenti a chiedere un aumento di salario “se pensate di meritarlo”.

Gennaro Di Vittorio

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