Anas rivoluziona la gestione del contenzioso

Metodologie più trasparenti e maggiori controlli. È quanto ha deciso il consiglio di amministrazione di Anas che ha abrogato le procedure, attualmente in vigore, in materia di definizione del contenzioso giudiziale e stragiudiziale e degli accordi bonari. La decisione è forse collegata al grande valore dei contenziosi che riguardano l’azienda: circa 8,6 miliardi di euro, di cui circa 4,3 miliardi relativi a riserve. 

La nuova procedura straordinaria adottata dal cda prevede la costituzione di appositi gruppi istruttori composti da personale interno – tra cui il dipartimento legale guidato dall’avvocato Claudia Ricchetti – e di un comitato valutatore che saranno coinvolti in tutte le fasi della definizione del contenzioso. Lo scopo è quello di combiare diverse competenze tecniche, amministrative e legali della società, assicurando anche il coinvolgimento di rappresentanti delle istituzioni.

“La nuova procedura – ha spiegato il presidente Gianni Vittorio Armani (nella foto) – ha tra i suoi obiettivi quello di garantire la massima trasparenza, eliminare possibili conflitti di interesse, prevenire rischi potenziali di elementi corruttivi, dare uniformità e certezza ai controlli, ridurre i tempi di decisione in ragione del contemporaneo coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali competenti. Il tutto nel rispetto delle disposizioni previste dal Codice dei contratti pubblici e dalla legge anticorruzione. La definizione del contenzioso consentirà, inoltre, di definire in maniera certa gli oneri relativi agli investimenti in corso per la realizzazione delle infrastrutture stradali”.

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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