Snam: sulla strada dell’eccellenza

Ai primi di novembre il titolo è volato ai massimi storici in Borsa e tutte le banche d’affari l’hanno promossa alzando il suo prezzo obiettivo. È una Snam nuova quella che si è presentata ai mercati nel 2015. L’azienda, che si occupa di trasporto di gas naturale e che è partecipata dal Tesoro tramite la Cassa depositi e prestiti, viene infatti da quattro anni non sempre facili.

Nel 2012 c’è stata la separazione da Eni che ha comportato l’esigenza di restituire all’ex controllante – e in brevissimo tempo – tutti i finanziamenti ottenuti in precedenza. Nel 2013 la certificazione definitiva come operatore infrastrutturale in ownership unbundling (separazione della proprietà ndr.) ai sensi delle direttive europee. E, nel 2014, il caso giudiziario che ha coinvolto la controllata Italgas e che, indirettamente, ha pesato sulla sua reputazione.

Oggi però Snam torna a respirare e prosegue nei suoi piani annunciati al mercato anche grazie al lavoro del suo ufficio legale diretto dal 2010 da Marco Reggiani (nella foto). “Quando sono arrivato – ricorda l’avvocato – l’azienda Snam Rete Gas aveva appena comprato Italgas, Stogit e Napoletanagas e c’erano in tutto quattro diversi dipartimenti legali, oltre alle segreterie societarie, che dovevano iniziare a comunicare tra loro e a procedere allo stesso passo. Il mio primo compito è stato infatti quello di unificarli creando un unico ufficio legale”. Da allora sono passati 5 anni e Snam è molto cambiata così come il suo team in house: “Farei un esempio. All’epoca avevo 42 anni ed ero il quinto più giovane. Oggi invece il dipartimento è fatto per la maggior parte da donne e uomini sotto i 40 anni”.

Ma a far evolvere la struttura legale di Snam, oltre al ricambio generazionale, è stato anche il distacco da Eni: “Ci siamo resi conto che era il momento di fare un passo in avanti, soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione e dei comportamenti. Così io e il mio team ci siamo messi in marcia su quella che abbiamo chiamato ‘la strada dell’eccellenza’”.

E di cosa si tratta?

Così come Snam ha l’ambizione di essere il leader in Europa nel trasporto di gas, così noi sentiamo il dovere di eccellere come ufficio legale a livello europeo. E per farlo dobbiamo, tra l’altro, anticipare le esigenze e fare le cose, o proporle, prima che qualcuno ce le chieda. Questa, secondo me, dovrebbe essere la logica di ogni ufficio legale.

Come si traduce concretamente questa idea?

Si concretizza prima di tutto in un’attività di legal risk management, di declinazione degli obiettivi annunciati nel piano quadriennale dell’azienda in azioni e attività dell’ufficio legale. Il nostro compito, come giuristi in house, è infatti quello di tradurlo in termini legali valutando quattro aspetti: rischi associati agli obiettivi, tempi, azioni e inoltre costi.

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Gennaro Di Vittorio

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