Un notaio per le carceri italiane

Siamo abituati a immaginarli dietro la loro scrivania, in studi eleganti pieni di volumi nelle boiserie e quadri alle pareti. Eppure ci sono dei notai – 440 per la precisione (circa un decimo di quelli presenti nel Paese) – che svolgono il proprio lavoro in un luogo molto diverso: il carcere. Sono i professionisti che aderiscono all’Associazione italiana notai cattolici (Ainc) che da quasi un anno si occupa di fornire assistenza giuridica gratuita in oltre 20 carceri italiane. «Stiamo lavorando per portare la professione notarile più vicino alla gente, soprattutto tra le persone che hanno difficoltà economiche e che si trovano negli istituti di pena italiani», spiega Roberto Cogliandro, presidente di Ainc.

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Gennaro Di Vittorio

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