Salary Guide 2016: i risultati della ricerca sulle retribuzioni nel mondo in house
Tanti legali in house per pochi posti di lavoro nonostante gli stipendi stagnanti. È quello che emerge dalla Salary Guide 2016 realizzata dalla società di headhunting Taylor Root in collaborazione con l’Associazione italiana giuristi d’impresa (Aigi). La ricerca mette in luce come il mercato italiano degli in house sia molto affollato nonostante solo il 19% delle aziende ha dichiarato di prevedere delle assunzioni a breve termine. Il motivo è un crescente interesse per questa professione a cui guardano sempre più spesso anche i legali che inizialmente avevano scelto una carriera di studio.
Eppure le aziende sembrano essere piuttosto restie a scegliere candidati senza precedenti esperienze in house, soprattutto per posizioni medio-alte. E le ragioni – rivela la Salary Guide – vanno cercato nel fatto che per essere un buon giurista d’impresa non conta solo la preparazione tecnica ma tutta una serie di cosiddette soft skills che vanno dalla capacità di lavoro in team alla predisposizione per gli affari. Qualità che vanno poi unite alla disponibilità del candidato ad accettare uno stipendio più basso di quello che potrebbe ottenere in uno studio legale a causa dell’obbligo del contenimento dei costi che incombe sulla maggior parte dei dipartimenti legali.
Il risultato – mette in luce il rapporto – è paradossale: nonostante, infatti, l’alto numero di candidati, le aziende faticano a trovare l’in house ideale e tuttavia continuano ad essere in una posizione di vantaggio che consente loro un alto potere di negoziazione. Un potere che si traduce in stipendi invariati o in lieve aumento (circa il 10%). Ma a sfogliare le pagine della ricerca emerge che per coloro che scelgono la carriera in house lo stipendio non è tutto. Il 58% degli intervistati ha dichiarato, infatti, di essere molto felice del suo attuale lavoro, mentre sono ben il 34% coloro che si sentono “estremamente felici”.
La Salary Survey ha indagato inoltre quali sono attualmente le competenze più richieste ed è emerso che le aziende cercano soprattutto avvocati di diritto commerciale e, più in particolare, con esperienza nel settore life science, it e tmt.