Che cosa pensano davvero le law firm degli in house (e viceversa)?

Secondo un recente sondaggio della International association of defence counsel (Iadc), in house e law firm non la penserebbero allo stesso modo riguardo al rispettivo livello di bravura. Sembra infatti che, rispetto a vari paramentri come reattività, rispetto delle scadenze, capacità di redigere bilanci realistici, puntualità nei pagamenti etc., i consulenti esterni siano portati a valutare se stessi con un punteggio superiore rispetto a quello che assegnerebbero loro i propri clienti.

Un atteggiamento che si riscontra però anche nelle risposte degli in house. Se infatti i giuristi d’impresa si limitano ad assegnare un 3,77 (su 5) agli studi legali riguardo alla loro capacità di lavorare in team, verso se stessi sono decisamente più generosi. I general cousel si attribuiscono infatti un punteggio di 4,05. E lo stesso avviene per la “velocità di risposta ad email e telefonate”. L’82% degli in house ha assegnato a se stesso una valutazione compresa tra il 4 e il 5, mentre solo il 55% di loro ha attribuito ai consulenti esterni un punteggio simile.

Inoltre il 13% degli avvocati d’impresa ha assegnato ai consulenti esterni una votazione tra l’1 e il 2 alla voce “capacità di fornire una strategia efficace nel contenzioso”. Un dato che si discosta da quello fornito dalle law firm tra le quali solo il 3% ha dato voti altrettanto bassi.

Ma quali sono le ragioni di questa percezione così diversa? Secondo Andrew Kopon, presidente della Iadc, sono da ricercare nelle difficoltà di comunicazione tra le due parti. Difficoltà che, nei casi peggiori, possono generare problemi ben più gravi come fatture inaspettare o incomprensioni sulla strategia da adottare.

Eppure in house e law firm non sono distanti su tutto. Dal sondaggio emerge, infatti, un pieno accordo sui rispettivi punti di forza. Gli in house risultano essere i migliori nel fornire feedback ai consulenti esterni, mentre le law firm – a detta di entrambi – vincono nella capacità di trovare soluzioni o fornire pareri nelle questioni più complesse.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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