Dati e compliance? Fare presto

Chi ha tempo non aspetti tempo, è un proverbio che vale soprattutto per il nuovo regolamento privacy europeo. Il testo, che entrerà in vigore definitivamente nel 2018, comporterà infatti un cambiamento radicale nell’approccio alla privacy, introducendo nuovi obblighi e rendendo molto più onerosi gli adempimenti già previsti.

Si tratta di una rivoluzione nella quale in house e management saranno coinvolti in prima persona. Le figure di vertice e i responsabili degli uffici legali delle società potrebbero, infatti, essere oggetto di azioni di responsabilità da parte degli azionisti, qualora non si siano adoperati per garantire la conformità alla nuova normativa.

Alle società non resta quindi che mettersi in regola il prima possibile, pena sanzioni che raggiungeranno un importo pari a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato mondiale dell’azienda che commette la violazione. Un rischio concreto di cui si è parlato, giovedì 16 febbraio durante l’incontro organizzato dallo studio legale DLA Piper, “Come il regolamento privacy europeo cambierà il business delle aziende”.

Secondo gli avvocati Giulio Coraggio e Gianluigi Marino che hanno guidato l’incontro, questo è il momento ideale per affrontare la sfida del nuovo regolamento privacy. «La versione attuale della legge è piuttosto generica perché nata dal compromesso tra Paesi con sensibilità diverse sul tema privacy», rivela l’avvocato Marino. «Non si tratta però, automaticamente, di una cosa negativa. La genericità – continua – può essere infatti l’occasione per negoziare con il Garante e con le autorità locali i nuovi benchmark di mercato». 

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Gennaro Di Vittorio

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