Uno a zero per Mondadori contro la pirateria digitale

Importante vittoria per la protezione dei diritti degli editori sul web. Il Tribunale di Milano, sezione imprese, ha riconosciuto la violazione dei diritti di Mondadori da parte del portale pirata “dasolo” che pubblicava numeri di testate del gruppo permettendo lo sfoglio e il download agli utenti della rete senza autorizzazione.

La decisione del giudice Alima Zana ordina che venga impedito l’accesso a tutti i siti web con nome a dominio “dasolo”e ha predisposto il sequestro del sito da parte della polizia giudiziaria penale, nell’ambito di una più vasta operazione che ha coinvolto 50 domini tra cui quello incriminato.

L’ordinanza è l’ultimo tassello di una lunga lunga attività di monitoraggio organizzata dal gruppo Mondadori con l’aiuto della società DcP (Digital Content Protection), nell’ambito di un progetto di antipirateria più ampio, che vede coinvolte la direzione affari legali e societari, guidata dal general counsel Ugo Ettore Di Stefano (nella foto) e l’area digital dei magazine del gruppo.

Alcuni service provider sono stati inoltre chiamati in causa come intermediari che forniscono i servizi di connessione. Pur essendo estranei all’attività illecita è stato loro ordinato di adottare misure tecniche per porre fine alla violazione. L’hosting provider è stato invece condannato alla rifusione delle spese legali.

Gennaro Di Vittorio

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