PwC: il 98% degli imprenditori vede nell’incertezza una barriera agli investimenti
Ad oggi il 36% di imprese non ha una strategia chiara in risposta alla crisi. L’incertezza è il principale freno agli investimenti. Già prima del Covid-19, la quasi totalità degli imprenditori italiani (98%) vedeva nell’incertezza sul futuro una barriera agli investimenti. Il 75% delle imprese menzionava la regolamentazione del mercato del lavoro come un ulteriore freno. Questi sono alcuni dei dati che emergono dalla PwC CEO Survey, i cui dati sono stati presentati alla Camera dei deputati dal Presidente e CEO di PwC Italia Andrea Toselli (in foto).
Effetto smart working
La pandemia, poi, ha avuto un effetto acceleratore su molti ambiti tra cui il digitale e alcuni dati indicano diversi impatti positivi legati allo smart working. Si stima che il 35% dei lavoratori in futuro potrebbe lavorare in smart working, perché la loro mansione lo permetterebbe, a patto di cambiamenti organizzativi, dotazioni tecniche adeguate e investimenti in formazione. L’ufficio Studi PwC valuta che i benefici positivi che lo smart working potrebbe portare sono pari ad un aumento della produttività del 4%, 5 giorni di congedo in meno richiesti con una ricaduta positiva sul Pil con incremento dell’1,2%.
Infine, il 48% di smartworkers ha visto aumentare il proprio carico di lavoro, per oltre tre giorni di lavoro in più al mese e il 22% ha iniziato in anticipo la giornata lavorativa. Inoltre, hanno nuove difficoltà sul lavoro: il 46% sono più ansiosi o stressati dal lavoro da casa, il 26% ha registrato mancanza di concentrazione durante il giorno. Andrea Toselli ha ricordato che «È importante saper cogliere le opportunità di una vera applicazione dello smart working legiferando in modo adeguato alle sfide di oggi e incentivare una reale ed efficiente connessione digitale del paese».