7 principi per valutare il capitale umano come un asset
“L’asset risorse umane: un modello per ripristinare il valore del talento nel nuovo mondo del lavoro”: questo è il titolo di un white paper pubblicato da Willis Towers Watson e il World Economic Forum per fornire alle aziende uno strumento per ridefinire il modo di valutare e selezionare la propria forza lavoro nel post-COVID-19.
Il documento delinea un quadro di riferimento per la gestione delle risorse umane che può aiutare le aziende a misurare e quantificare il contributo delle loro persone nello stesso modo in cui si misurano i rendimenti del capitale finanziario e intellettuale. In modo particolare, si stima che gli asset intangibili di un’azienda, compreso il capitale umano, rappresentino in media il 52% del suo valore di mercato.
I sette principi
Il quadro di riferimento elenca sette principi guida per cambiare il modo in cui le organizzazioni valorizzano le persone. Questi includono il passaggio:
- dal profitto agli obiettivi, e quindi la condivisione del valore fra la forza lavoro.
- dalla politica aziendale alla responsabilità sociale: i valori aziendali devono essere adottati nella comunità e nella società.
- dalle entità autonome agli ecosistemi: l’azienda non deve essere isolata ma parte integrante della comunità dove opera.
- dai dipendenti e dai posti di lavoro alle persone: il talento deve essere incoraggiato e la persona posta al centro del processo selettivo.
- dal lavoro e alle competenze: la forza lavoro deve essere vista come un asset e non come un costo.
- da vecchi risultati finanziari a nuove metriche: il focus deve essere sul potenziale in ottica di generare valore.
- da uno sguardo corto a un orizzonte illimitato: un approccio a lungo termine aiuta il capitale umano.