3 consigli per migliorare le relazioni tra in house e consulenti esterni
Le relazioni tra gli in house counsel e loro colleghi esterni non sempre vanno come dovrebbero andare. Modi di lavorare diversi, incomprensioni, scarsa comunicazione e paure possono, infatti, compromettere una collaborazione che dovrebbe invece andare a solo beneficio dell’azienda.
Esisitono però alcuni trucchi – come ha scritto il sito Corporate Counsel – per migliorare i rapporti tra queste due categorie di professionisti:
Attenzione alle questioni economiche: “Spesso i rapporti tra in house e consulenti esterni sono resi difficili dal cosidetto ‘fattore paura’ legato alla contrattazione del prezzo del servizio legale acquistato” spiega Maria Polczynski, head of legal di Bendigo e Adelaide Bank. Il timore più grande dello studio legale è, infatti, che gli in house impongano un “fisso”, senza tener conto del tempo impiegato per risolvere quel problema. Meglio quindi affrontare la questione prima di stipulare ogni accordo. “La paura spesso nasce dall’incompresione, quindi la prima regola è quella di parlarsi” conclude Polczynski.
Favorire la fiducia: “La fiducia reciproca tra studi legali e in house deve esserci sempre e a qualsiasi condizione, a prescindere, cioè, dal tipo di accordo che viene raggiunto tra le parti” dice Polszynski. Un rapporto lavorativo basato sulla fiducia va però costruito e mantenuto nel tempo attraverso 2 buone pratiche: comunicare molto e nel modo più sincero possibile e imparare a riconoscere i propri sbagli.
Ri-inventarsi: “L’avvocato ‘di oggi’ dovrebbe aiutare il proprio cliente a ottenere il massimo dai servizi legali che gli vengono offerti. Su questo si gioca la sua competitività” rivela Polczynski. Un consulente esterno dovrebbe, inoltre, cercare ogni volta incarichi nuovi che gli consentano di ri-inventarsi e di affrontare nuove sfide. Il motivo? “Un cliente che ti propone una sfida inedita, significa, tra qualche tempo, molti nuovi clienti che vorranno beneficiare di quella competenza che hai sviluppato solo tu” rivela Polczynski.