BonelliErede è il primo studio legale italiano a superare i 200 milioni di fatturato: la classifica

di nicola di molfetta

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE E TUTTE LE TABELLE CLICCA QUI E SCARICA MAG

Il mercato dei servizi legali per il business ha chiuso il 2021 registrando un’importante crescita. Le prime 50 insegne per fatturato (in base alle stime elaborate da Legalcommunity.it in occasione dello speciale Best 50 di MAG) hanno mosso in totale un giro d’affari di circa 2,9 miliardi di euro. 

L’incremento rispetto alla performance del 2020 è stato del 10%, in accelerazione rispetto al +4% precedente. 

TREND E VALORI MEDI
La prestazione appena archiviata conferma il trend di crescita di questa sottocategoria dell’avvocatura nazionale che negli ultimi cinque anni ha visto aumentare l’entità del proprio giro d’affari del 29,4%.
Contando professionisti (in molti studi lavorano anche commercialisti e consulenti del lavoro) e praticanti, sono circa 10.240 le persone “impiegate” in queste 50 strutture.
Il fatturato medio per persona è di 282mila euro. Le insegne con il dato più alto, in questo caso sono Latham & Watkins, con quasi 970mila euro per lawyer, seguita da Grande Stevens con 627mila euro e Cleary Gottlieb con 595mila euro.
Mentre il fatturato medio per socio (qui s’è tenuto conto dei partner equity e non) è risultato pari a circa 1,4 milioni. Qui, sopra quota 5 milioni, troviamo solo due insegne americane: Cleary Gottlieb con 5,6 milioni, seguito dalla law firm Latham & Watkins con 5,2 milioni.

Secondo i dati ricostruiti da Legalcommunity.it per MAG, solo il 4% dei Best 50 del 2021 ha chiuso in calo. A questi si aggiunge un 8% che ha archiviato l’anno in linea con l’esercizio precedente. Mentre l’88% ha portato a casa una crescita. E in particolare, va osservato che circa il 70% di questa maggioranza ha superato la soglia del +5%.

La fotografia scattata all’avvocatura d’affari nazionale ci restituisce l’immagine di un’eccezione rispetto alla situazione media in cui naviga la categoria forense.
I dati relativi all’intero corpo dell’avvocatura italiana risalgono a poche settimane fa e ci dicono che il volume d’affari medio annuo di un avvocato italiano si attesta sui 56.592 euro (-6,5%), per un reddito medio di 37.785 euro. In generale, il volume d’affari medio della categoria è sceso del 4,6% (fonte Cassa nazionale forense, anno di riferimento 2020) attestandosi a quasi 12,8 miliardi.

IL PODIO
Tornando al comparto della business law e alla lista dei Best 50, i fattori che hanno sostenuto una crescita così importante nel corso del 2021 sono rappresentati dall’eccezionale andamento dell’attività sul fronte corporate finance, con l’m&a trascinato in particolare dal private equity. C’è, poi, da considerare la straordinaria risposta che il mercato sta dando all’offerta multidisciplinare che premia, per esempio, le organizzazioni con un tax di qualità e con competenze trasversali organizzate per industry: un riferimento su tutti è quello che si può fare su energy & infrastructure. Terzo fattore di slancio per il comparto è rappresentato dal trend aggregativo. Qui non assistiamo a una corsa a chi si allarga di più. I processi che vedono gli avvocati d’affari organizzarsi in strutture articolate e composite sembrano seguire soprattutto un approccio strategico che culmina nel tentativo di creare soggetti di mercato (siano essi studi dimensionati o boutique di settore) con una proposta di valore definita e capace di rispondere a specifiche esigenze.

Il podio della edizione 2022 della Best 50 registra un paio di novità di rilievo. La prima è anche una conferma: BonelliErede conserva ancora la vetta ma grazie a una crescita stimata nell’intorno del 10% diventa il primo studio legale italiano della storia a superare quota 200 milioni, totalizzando un giro d’affari di circa 213 milioni. L’organizzazione presieduta da Stefano Simontacchi stacca di alcune lunghezze PwC Tls che ha archiviato l’ultimo esercizio a 182,5 milioni. Mentre, sul terzo gradino del podio, e qui veniamo alla seconda novità, troviamo Chiomenti che grazie a una crescita stimata nell’intorno del 20% realizza ricavi pari a circa 178 milioni di euro. 

Lo studio presieduto dall’avvocato Francesco Tedeschini ha avuto un anno straordinario da molti punti di vista e in particolare sul fronte dell’attività m&a risultando accreditato su 60 operazioni per un valore complessivo di oltre 73 miliardi (si veda il numero 175 di MAG).

IL “CLUB TRE CIFRE”
Intanto, si allarga il “club tre cifre”. Si tratta del ristretto circolo di insegne con un fatturato superiore a 100 milioni che da quest’anno conta dieci realtà con l’”ingresso” di….

PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE E TUTTE LE TABELLE CLICCA QUI E SCARICA MAG

nicola di molfetta

SHARE