Le 100 (e più) donne che contano nel mercato digitale italiano

Sono tecnologiche, preparate e sono al comando di alcune tra le più grandi imprese ed enti italiani. Eppure, nessuno parla di loro. O peggio: nessuno le invita come speaker durante gli eventi dedicati al mondo tech. Sono le tante professioniste che lavorano nel mondo digitale e di cui ancora oggi si sa poco o niente. Il motivo? L’abitudine, sessista e ormai fuori moda, a considerare più autorevole la figura maschile. In questo modo rischiano però di finire in panchina, sia in Italia che nel resto del Mondo, professionalità tra le più preparate – a volte anche più dei colleghi maschi – della scena digital.

Il problema – come scrive chefuturo.it – è stato denunciato da Sandi MacPherson, fondatrice della startup Quibb. La manager, stanca di vedere solo speaker uomini alle conferenze di settore, ha pensato di raccogliere i nomi di tutte le donne che lavorano nell’industria digitale e che vogliono proporsi per intervenire alle conferenze o per essere interpellate per articoli e altri eventi. MacPherson ha perciò aperto una pagina su Google per formare questa lista al grido di “Donne speakers, aggiungetevi!”. L’iniziativa, partita lo scorso maggio, ha già raccolto 1.100 nomi.

Nel nostro Paese, l’idea è stata ripresa da Peter W. Kruger – amministratore delegato di eZecute, società che fornisce supporto alle startup – attraverso un post su Facebook: “Contro la noia dei soliti convegni digitalioti. In Usa hanno messo su questa lista di 1000 leader donne nel mondo digital e startup per evitare le solite scuse che impediscono di avere il 50% di presenze femminili in convegni, eventi, comitati, Cda ecc. ecc.. Proviamo a farla anche in Italia? Dite che arriviamo a 100? Dai, comincio io. Voi aggiungete le vostre candidature”.

L’idea ha avuto successo e nella lista, in continuo aggiornamento, compaiono i nomi di alcune delle più grandi aziende del Mondo come Google, Facebook, Twitter, Microsoft, H3G ma ci sono anche professioniste della ricerca, dell’informazione e della comunicazione. Sul fronte legale c’è, ad esempio, Marilù Capparelli, direttore affari legali Emea di Google. Mentre per i Cfo c’è Justine Silipo di GamePix. Tra le comunication manager ci sono Alessia Annibalo di Talent Garden, Barbara Minotti di Twitter, Daniela Bracco di Accenture, Daniela Poggio di Sanofi, Daniela Vacirca di Italia Lavoro, Isabella Falautono di Axa Italia, Laura Bononcini di Facebook, Paola Salvatori di Che Banca!. Sul fronte del marketing figurano invece Lucia Predolin di Buongiorno!, Manuela Lavezzari di Asus, Paola Bonomo di Facebook, Roberta Cocco e Sara Campagna di Microsoft, Sonia Zanotti di Intercomp. Ma ci sono anche anche Claudia Pingue, Coo di Polihub, Dina Ravera, direttore generale di H3G, Enrica Arena, Cmo di Orange Fiber, Benedetta Arese Lucini, ex general manager di Uber Italia e tante, tante altre.

 

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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